Con il termine di composizione fotografica si intendono tutte le decisioni prese dal fotografo, al momento dello scatto, riguardo alla scelta del soggetto da rappresentare e alle sue relazioni con l'ambiente circostante (sfondo). Altre soluzioni possono essere di tipo pratico, la scelta della posizione da cui scattare la foto (inquadratura, prospettiva), o di tipo tecnico quali il tempo di esposizione o la messa a fuoco. Solitamente le scelte pratiche influiscono maggiormente sulla composizione dell'immagine mentre il risultato dal punto di vista qualitativo (bilanciamento corretto del colore o assenza di rumore) si raggiunge grazie alla tecnica.
Obiettivo di queste decisioni è il comporre un'immagine che trasmetta le sensazioni di quel particolare momento, coinvolgendo l'osservatore e focalizzandone l'attenzione su determinati particolari. Raggiungere questo obiettivo significa rendere dinamica un'immagine, allontanandola dal senso di staticità che si può creare fotografando un soggetto immobile (un albero, delle montagne). Difatti il soggetto di una foto può essere una persona ma anche un oggetto o un panorama; in questo caso scegliere il soggetto significa anche scegliere il metodo di comporre l'immagine.
Scattare una foto ben composta non è sempre semplice, poiché la quantità di elementi presenti nell'inquadratura potrebbe rendere difficile il posizionamento di un soggetto in modo tale che attragga l'attenzione, fugandola da particolari secondari o indesiderati. Accade infatti spesso che in una foto appaiano elementi in posizioni di disturbo sui quali cade l'occhio, distogliendo la concentrazione dal vero protagonista dello scatto che viene lasciato in secondo piano. In alcuni casi possono finire nell'inquadratura soggetti indesiderati che rovinano la scena (tipico esempio è il palo della luce con i suoi fili davanti ad un paesaggio).
Il consiglio che viene dato al fotografo novizio è quello di non posizionare il soggetto al centro dell'immagine ma di cercare di decentrarlo rendendo l'immagine più movimentata (evitando la tipica inquadratura da fototessera, piatta e statica). Questo consiglio si basa su una regola principale da seguire (ma anche infrangere), la più nota nel campo della composizione dell'immagine: la regola dei terzi.
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